GIORGIO CODAZZI – FOTOGRAFO PER PASSIONE • Camera Nazionale della Moda Italiana

GIORGIO CODAZZI – FOTOGRAFO PER PASSIONE

GIORGIO CODAZZI – FOTOGRAFO PER PASSIONE

“Velvet”, “Maxim”, l’edizione russa di ”Vogue” e quella koreana di “Harper’s Bazaar” sono alcune delle prestigiose riviste di moda su cui sono stati pubblicati i servizi fotografici di Giorgio Codazzi che, tra l’altro, ha firmato recentemente le campagne pubblicitarie di Julian Keen e del marchio indipendente Comeforbreakfast. Codazzi, classe ’86, nato in Brasile, ma cresciuto a Milano dove ha studiato e vive, ha registrato un grande successo nel giro di pochissimi anni da quando ha preso in mano la macchina fotografica per la prima volta; tutto è iniziato, così come ci racconta, deviando dal percorso di studi di fashion styling intrapreso.

 

Cosa ti ha spinto ad abbandonare lo studio di fashion styling e iniziare la tua attività di fotografo? 

 

Dopo la fine del primo anno non ero sicuro di voler diventare uno stylist, non lo vedevo come un mezzo d'espressione giusto per me. Nonostante tutto decisi di proseguire gli studi e proprio durante il secondo anno di scuola scoprii la fotografia, mi appassionai immediatamente. Volevo diventare assolutamente un fotografo di moda, così comprai la mia prima macchina fotografica ed iniziai.

 

Molti autorevoli fotografi hanno iniziato per passione in modo amatoriale, quando si smette di esser un dilettante e si diventa un professionista?

 

Penso che questo passaggio avvenga quando il fotografo acquisisce un suo stile diventando riconoscibile ed iniziando con le prime pubblicazioni.

 

Tu stesso hai affermato che nelle tue fotografie il gioco di luci e la scelte delle modelle sono fondamentali, la moda che ruolo ha? 

 

Le luci sono molto importanti come la moda che è la base per la realizzazione di un mio servizio perché crea completezza. Senza di essa o senza uno stylist non sarei un fotografo di moda.

 

Hai avuto occasione di lavorare con grandi professionisti e ritrarre grandi personaggi come Carla Sozzani e Silvia Fendi, c'è stato un incontro o una situazione lavorativa che ti ha colpito in modo particolare? 

 

E' stato un vero piacere potermi rapportare con persone di grande esperienza lavorativa come loro. In particolar modo mi ha colpito Carla Sozzani che è stata molto disponibile e interessata al lavoro. Alla fine del servizio guardò le foto e mi chiese se potevo inviargliele una volta pronte.

 

 

Andrea Vigneri