FERDINANDO SCIANNA, IL FOTOREPORTER DELLA MODA, COMPIE 70 ANNI • Camera Nazionale della Moda Italiana

FERDINANDO SCIANNA, IL FOTOREPORTER DELLA MODA, COMPIE 70 ANNI

FERDINANDO SCIANNA, IL FOTOREPORTER DELLA MODA, COMPIE 70 ANNI

L’incontro con la moda avvenne per caso, quando la carriera di Ferdinando Scianna era già di rilievo internazionale, ossia alla fine degli anni ’80. Cionondimeno la sua macchina fotografica si è affermata come uno dei punti di vista più interessanti rispetto a quel grande fenomeno, ossia  il Made in Italy si consolidava, grazie ai grandi che lo diventavano sempre di più e ai giovani talenti che germogliavano su un campo di rilievo internazionale.

 

Ferdinando Scianna compie oggi 70 anni, e la Bagheria che gli diede i natali nel 1943, e che spesso ha raccontato in modo unico e suggestivo, è cambiata, come del resto il mondo della fotografia. Interrotti gli studi di Lettere e Filosofia, decide di dedicarsi a questa grande passione che diventa il suo linguaggio per esprimersi. Nel ’65 vince il Premio Nadar, nel 67 diventa fotoreporter e inviato speciale per “L’Europeo”, nel ’74 si trasferisce a Parigi dove incontra Henri Cartier-Bresson che, insieme a Leonardo Sciascia, sarà uno dei suoi migliori amici e più importanti punti di riferimento, non a caso sarà proprio il collega francese a presentarlo alla prestigiosa agenzia Magnum.

 

“Non ho mai fotografato la moda, ma una donna che indossa vestiti”, questa è stata la missione di Scianna da quando, dopo quei memorabili scatti in bianco e nero di Marpessa, inizia a lavorare per le più importanti riviste di moda del mondo, da “Vogue America” a “Grazia” e “Marie Claire”, accostando il lusso a realtà lontane, spesso popolane e spesso della sua mai dimenticata Sicilia. Un modo unico di accostarsi alla moda, al punto che gli viene attribuito un preciso stile, ossia i reportage di moda. Un po’ inventore e un po’ regista, così definisce il suo mestiere: fotografare è creare, è verificare che qualcosa funzioni nella realtà. E anche se oggi, senza timore, afferma che forse il mondo contemporaneo ha bisogno di qualcosa di diverso dalla fotografia, basta sfogliare l’antologica monografia “Altrove” per rendersi conto di quanto serva al mondo contemporaneo questa arte.

 

Foto: Backstage Moschino, 1987

Andrea Vigneri