Il graffio glamour di Gucci - MILANO MODA DONNA 21 Settembre 2011

Anche N21 di Alessandro Dell'Acqua, Richmond e Alberta Ferretti aprono la prima giornata di MILANO MODA DONNA, fashion week milanese che presenta le collezioni della donna primavera/estate 2012, che si concluderà martedì 27 settembre, con le sfilate dei giovani designer supportati da Camera Nazionale della Moda Italiana.
La mattinata si è aperta con la sfilata di Simonetta Ravizza, storica maison, che per la prima volta, sfila con una collezione di total look estivi. Colori e stampe batique, pantaloni a zampa, camicie bianche e gilet coloratissimi in pelliccia. A seguirla, nella location della tensostruttura di Piazza Duomo offerta da CNMI, Roccobarocco, che superato l’empasse del furto della collezione, è comunque riuscito a presentare una donna indipendente e volitiva: I colori assoluti del rosso e del giallo, uniti e mixati al nero, con delle punte di verde acquamarina. Stampe di un animalier-marino, trasparenze di chiffon e sahariane in canapa, impreziosite da pietre che annullano l’ovvietà coloniale. Una Sherazade che seduce il crudele Shahriyàr ne “Le Mille e una Notte”.
Morbidezze geometriche da Gucci che ci ha incantato con le scelte cromatiche schiette e decise del nero, oro e bianco, accenni di verde e punte di ocra.” Boysh meets girlish” rivela Frida Giannini ai giornalisti stranieri. I tagli sono rigorosi, i pantaloni con la doppia pience, le camicie morbide nei tessuti, ma decise e impeccabili nei tagli. I colori si uniscono in giochi geometrici, di concezione déco. La sera, compaiono delle trasparenze accennate e frange di nappa o metallo, sottili come quelle delle ballerine charleston della fine degli anni ’20.
In un parterre gremito di celebrities, calciatori e volti noti, la donna Richmond, sexy più che mai, scopre le sue curve e cavalca la passerella da vera vamp: capelli cotonati e trucco deciso per le modelle; colori al limite, dal rosso al viola acceso, dal bianco contro nero al nero contrapposto al giallo. Anche qui, trasparenze, chiffon, gonne al ginocchio e potere al punto vita.
Il romanticismo di Alberta Ferretti, non si è smentito nemmeno questa volta: la sua donna è eterea e raffinata, ma, anche in questo caso, si concede delle trasparenze accennate. Nudo o nero per gli abiti monocromatici delle prime e ultime uscite, semplici e aderenti al corpo, ma resi speciali dagli incroci geometrici del tulle ricamato. Rotture di colore grazie alle stampe jungle-tropicale e il richiamo negli uniti del color aragosta e del verde salvia; lavorazioni a uncinetto e perline colorate per le uscite più etniche.
Da N21 di Alessandro dell’Acqua, i contrasti l’hanno fatta da padroni: camicie azzurre da uomo abbinate a gonne ornate di maxi paillettes plastiche. Maglioncini con toppe sui gomiti in camoscio sposate a shorts da corsa, ma tempestati di pietre turchesi. Porta I-Pad al posto delle borse e portachiavi come collane. Una visione senza mezzi termini: o la si ama o la si odia.
Ttrasparenze in pizzo e organza e con l’atout delle rushes e i tacchi scultura per Francesco Scognamiglio. Nudo e nero dominano, ma anche il color albicocca e il verde Paolo Veronese, lasciando il segno. Un’eleganza arricchita da un erotismo sottile e sofisticato: lunghezze al ginocchio, capispalla baloon e gioielli armatura che ricordano il concetto di metamorfosi del mito di Apollo e Dafne.
La serata si conclude con la mostra-retrospettiva del marchio Louis Vuitton, curata dallo stesso Mark Jacobs designer della maison e da Katie Grant, rispettata editor e stylist inglese.
Iacopo Crudeli