ALESSIA PALMA - VITA DA BOOKER • Camera Nazionale della Moda Italiana

ALESSIA PALMA - VITA DA BOOKER

ALESSIA PALMA - VITA DA BOOKER

Nel caotico mondo della moda esistono diverse figure professionali che, seppur nell'ombra, permettono il coordinarsi di molte attività. La giovanissima Alessia Palma, booker della prestigiosa agenzia milanese di modelli Why Not, è una di queste e ci racconta meglio il suo lavoro.

Il tuo è un lavoro dietro le quinte che in molti non conoscono, puoi spiegarci di cosa ti occupi concretamente?

Ogni volta che devo rispondere a questa domanda entro un po' in crisi. In realtà il nostro lavoro è molto ampio e articolato: curiamo l'immagine di un modello e seguiamo la sua carriera a 360 gradi. Organizziamo la sua vita lavorativa, tra casting, appuntamenti su richiesta, shooting, cercando ovviamente di fare il meglio per lui. La cosa più importante da tener conto è che si ha davanti delle persone: spesso si diventa anche un po' psicologi, coinvolgendo anche affetti e sentimenti, questa è la parte più gratificante e divertente del mio lavoro. Quello che l'agente fa è pressapoco il lavoro che un procuratore sportivo svolge con il suo atleta.

Qual è stato l’iter, anche formativo, che ti ha portato a questo lavoro?

Ho iniziato il mio percorso due anni fa, mandando un curriculum, anche se in realtà non avevo idea di cosa si trattasse: ignoravo completamente tutto questo mondo, pur essendo stata sempre appassionata di moda. Avevo bisogno di uno stage formativo per laurearmi e così è cominciato tutto. Ho continuato a studiare mentre lavoravo, per laurearmi in "Lettere e filosofia" in Cattolica, a Milano.

Esistono tante scuole dedicate agli aspiranti modelli, le consigli ai giovani che sognano di intraprendere questa carriera?

In realtà il mestiere di modello è qualcosa di insito nella persona: devi averlo dentro di te. Non credo nelle scuole che "insegnano a diventare modelli"; si può migliorare, ovviamente, ma sono cose che si apprendono strada facendo, acquistando sempre più sicurezza, lavorando e accumulando esperienza. Consiglio vivamente di non spendere soldi nè per scattare dei book, nè per iscriversi a scuole di modelli.

Recentemente Agyness Deyn, una delle modelle più famose degli ultimi anni, ha dichiarato di avere mentito sulla sua data di nascita e ha suscitato notevole scalpore, che ne pensi della questione dell’età delle modelle?
Non credo che l'età sia un problema per la carriera di un modello/a. Soprattutto ultimamente abbiamo avuto la dimostrazione che, se si è top, anche a 40 anni lavori senza problemi. D' altro canto però, sono sempre di più i modelli/e minorenni che si affacciano a questa carriera, è vero. Secondo me ciò deriva dal fatto che all' estero si cresce molto più velocemente (infatti la maggior parte dei ragazzi/e non ancora diciottenni sono stranieri). La questione dell'età, quindi, è molto vincolata alla personalità del modello/a.

Come giudichi il fenomeno dei blogger che sempre più frequentemente vengono scelti dalle aziende come testimonial di linee o speciali iniziative al posto dei modelli professionisti?

Adoro i blog di moda, ma personalmente consulto solo quelli stranieri. Purtroppo credo che i blogger italiani confondano la moda con il raccontare della propria vita privata, cosa che esula assolutamente da quello che è la moda, e si trovano appunto a diventare testimonial di brand o linee speciali e dedicati a loro: non è questo il compito di un vero blogger di moda. La mia blogger preferita è Lua P., una ragazza peruviana particolarmente talentuosa, creativa e riservata.

Andrea Vigneri