Video
Agenda
12:45 - 13:45 | Lunch |
14:00 - 14.15 | Welcome - Carlo Capasa and Paolo Fiorentino |
14:15 - 14:40 | The Next Wave of Change - Claudia D’Arpizio |
14:40 - 15:20 | Conversation on the future with Patrizio Bertelli, Stefano Sassi, Renzo Rosso (moderated by Simone Marchetti) |
15:20 - 15:40 | A Series of Little Digital Experiments - Imran Amed |
15:40 - 16:00 | Coffee Break |
16.00 - 16:20 | Keynote: Livia Firth about sustainability in fashion |
16:20 - 16:40 | Think sustainability: The Millennials - Erika Andreetta |
16:40 - 17:00 | Keynote: Franca Sozzani about new talents |
17:00 - 17:20 | Channeling creativity – art or science? - Silvia Venturini Fendi in conversation with Benedetta Bruzziches and Paula Cademartori (moderated by Claudia D’Arpizio) |
17:20 - 17:40 | Stefano Rosso and Edoardo Zegna in conversation with Imran Amed on the Future of Fashion |
17:40 - 18:00 | Alberto Baldan, Carlo Capasa and Gabriele Piccini (moderated by Giampietro Baudo) about Fashion Lab Project |
Relatori
Imran Amed
Con una conoscenza degli aspetti creativi e commerciali della moda, Imran Amed è considerato come uno degli scrittori, pensatori e commentatori più importanti del settore moda a livello mondiale ed è fondatore, CEO e redattore capo di The Business of Fashion (BoF), nato dal divano di Imran nel 2007, come un semplice progetto che assecondava la sua passione. Fin dall'inizio, BoF ha dato vita a un nuovo tipo di dialogo sulla moda, esplorando i fattori chiave di un settore in una fase di cambiamento senza precedenti. I social media e le nuove tecnologie erano sul punto di esplodere nel mondo della moda, i nuovi mercati in Cina, India e Brasile stavano cresciuti improvvisamente e la crisi finanziaria del 2008 stava creando un cambiamento radicale nei valori e nelle aspettative dei consumatori. L'industria della moda stava emergendo come forza nella cultura popolare e c'era molto da analizzare ed esplorare. Dalle umili origini come quelle di un blog, oggi BoF è diventata la piattaforma di preminenza per l'apertura, l'informazione e il collegamento della fashion community globale.Nel 2013, dopo aver finanziato BoF in modo indipendente, Imran ha inziato una raccolta fondi, seguita da una serie di finanziamenti nel 2015 da un gruppo di investitori tra cui Index Ventures, LVMH, Carmen Busquets e Felix Capital, che insieme detengono una quota di minoranza. Imran è un docente associato presso di Central St Martins College of Art & Design. Ha partecipato a giurie internazionali della moda, come l'Accademia Reale di Belle Arti in Belgio, il Festival di Hyères in Francia, e Who is on Next? in Italia. Imran è stato nominato da Fast Company come una delle persone più creative nel business system, è comparso nella lista di GQ UK come uno dei 100 uomini più influenti in Gran Bretagna, nell’elenco di GQ India come uno dei 50 uomini indiani più influenti a livello globale. Inoltre, Imran è stato nominato da Vogue UK nella lista di 25 New Fashion Faces to Watch, infine, in quella di Wired UK come uno dei 100 uomini più influenti della Gran Bretagna per quanto riguarda il mondo dell’economia digitale. Nel 2014, Imran era il più giovane vincitore in assoluto dell’Achievement Award Desautels Management presso la McGill University. Nel 2015, è stato nominato professore onorario di Fashion Business presso la Glasgow Caledonian University. In precedenza, Imran è stato managment consultant della McKinsey & Co e ha conseguito un MBA presso l’Harvard Business School e un B.Com presso la McGill University.
Possiede la cittadinanza britannica oltre che quella canadese.
Erika Andreetta
Erika Andreetta è consulente leader nel mondo Retail & Consumer Goods ed è specializzata nel settore del lusso.
Laureata in ingegneria gestionale si è unita al team di PwC quindici anni fa occupandosi fin dall’inizio dei progetti nell’industria della moda e del lusso, sia a livello nazionale che a livello internazionale.
Ha lavorato su progetti di internazionalizzazione per i maggiori gruppi del mercato cinese ed è stata un membro attivo della CINDIA Desk per PwC dal 2000 al 2006.
I suoi progetti più recenti sono focalizzati sullo sviluppo internazionale in particolare su Messico, Russia e gli Emirati Arabi con un’attenzione particolare al miglioramento dell’efficienza.
Alberto Baldan
Alberto Baldan è nato a Venezia 55 anni fa. Dopo la maturità scientifica si è iscritto a Ca’ Foscari alla facoltà di Economia e Commercio. Fin da bambino è un appassionato velista, tanto che, durante i suoi anni universitari ha sempre anche lavorato come insegnante di scuola vela. La scelta di abbinare lo studio accademico al mare e alle sue regole, ha contrassegnato la sua crescita, di giovane studente e di futuro adulto.
Dopo il conseguimento del diploma di laurea con una tesi sugli aspetti organizzativi e gestionali dell’office automation e, dopo il servizio di leva nel gruppo sportivo velico della Marina Militare, segue il suggerimento del suo relatore di tesi, il professor Bruno Bernardi, appende al chiodo la cerata, indossa giacca e cravatta e inizia la sua carriera professionale nel retail. Prima nell'area finanziaria come controller, e poi con responsabilità sempre crescenti, negli acquisti e nella gestione dei negozi. Nella sua esperienza ha fatto parte di Gruppo PAM, Gruppo Promodes, Gruppo Auchan, Gruppo PPR e Gruppo Rinascente. Ha vissuto a lungo in Spagna e Francia, acquisendo in questo modo importanti esperienze internazionali.
Attualmente ricopre l'incarico di CEO di la Rinascente S.p.A.. Fa parte del Board di Finiper S.p.A. e di Illy S.p.A. e dell’Advisory Board della Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Vive con la famiglia a Cernobbio, sul lago di Como (possiede ancora una cerata e in garage ha una barca a vela, per regatare quando può).
Giampietro Baudo
Giampietro Baudo, nato nel 1976, è il direttore di MFFashion, l’unico quotidiano europeo interamente dedicato al mondo della moda e del lusso, pubblicato da Class Editori. E’ diventato direttore del giornale all’inizio del 2007, assumendo anche la carica di direttore di MFF.Magazine For Fashion e MFL.Magazine For Living, i due periodici dedicati al fashion system e al mondo del design d’alta gamma. Cresciuto in Class Editori, dove è entrato nel 1997 ricoprendo diverse cariche come editor del quotidiano MFFashion e dei suoi allegati, è stato anche managing editor a L’Uomo Vogue, Vogue Sport e Vogue Tessuti. Dal 2012 cura anche Eccellenza Italia, il primo sistema di comunicazione multimediale ideato da Class Editori, in partnership con Xinhua News Agency, per offrire ai turisti cinesi che arrivano in Italia una guida precisa e puntuale alle eccellenza nella moda, nel luxury, nel design, nel food & wine, nell’ospitalità. Dal 2014 è Fashion Director di Ladies, il magazine femminile di tendenza di Class Editori.
Patrizio Bertelli
Patrizio Bertelli, Amministratore Delegato di Prada S.p.A., è nato ad Arezzo nel 1946. La sua attività imprenditoriale, iniziata nel 1968, si sviluppa alla fine degli anni ’70 con l’accordo per la produzione e la distribuzione di articoli di pelletteria a marchio Prada. L’introduzione di un modello di business innovativo - basato sul controllo diretto e interno di tutta la filiera e sull’attenzione assoluta per la qualità e la cura dei dettagli – lo portano a porre le basi per il successivo sviluppo internazionale del brand. Oggi il Gruppo Prada, uno dei leader mondiali del mercato del lusso, comprende i marchi Prada, Miu Miu, Church’s, Car Shoe e Marchesi 1824.
Benedetta Bruzziches
Benedetta Bruzziches, nasce trenta anni fa a Caprarola, un antico borgo medievale che ospita uno dei più importanti palazzi dell’architettura rinascimentale manieristica, il Palazzo Farnese, progettato dal Vignola. La storia di Benedetta inizia a soli ventitré anni quando, uscita con lode dall’Istituto Europeo del Design, viene assunta come assistente personale di Romeo Gigli per la collezione “Io Ipse Idem”. La Camera Nazionale della Moda Italiana e Alta Roma la decretano “Best Italian Talent” e le offrono un Master alla Città Internazionale delle Arti di Parigi. Nel 2007 lavora a Milano come Responsabile delle collezioni accessori Donna/Uomo e assistente personale di Romeo Gigli, per la linea di maglieria donna, Rebecca Brown. Mentre si trovava in fiera a Bologna, un incontro in ascensore cambia completamente la sua vita. Incontra Mr Vimal, un imprenditore indiano, leader nella produzione per gli intrecci di pelle. Una breve chiacchierata fa scattare in lei la curiosità e il coraggio di lanciarsi in una nuova avventura. Lo segue in India. All’età di ventiquattro anni è direttrice creativa di un’azienda a Chennai, Ayyappa Enterprise, designer del gruppo per la produzione d’intrecci in pelle ed accessori intrecciati con distribuzione autonoma in India e Medio Oriente. In India rimane tre anni. Da lì capisce che tutto è possibile, tanto da arrivare a creare una propria linea di borse. Tra i padiglioni delle fiere più importanti di Milano e Parigi arrivano i primi ordini. Benedetta Bruzziches, designer, fonda nel 2009 il suo marchio omonimo di borse. I primi strumenti di marketing per la sua prima collezione a Parigi sono: uno slogan “Il tempo di un biscotto per guardare la nostra collezione”, un vassoio di biscotti alle nocciole realizzati da mamma Ada, un lookbook e naturalmente le sue borse. Le creazioni di Benedetta Bruzziches nascono da un’evocazione, da uno spunto che si trasforma in una sensazione, parlano di emozioni, di amori perduti e ritrovati, di speranze e di energie positive. Le borse sono realizzate rigorosamente in Italia in collaborazione con diversi artigiani, secondo il modello. Una commistione di diverse mani che stravolgono, in base a nuove idee, i processi produttivi. Uno dei punti saldi del Brand è l’attenzione al mondo artigiano al recupero “delle artigianalità perdute”, non a caso, Benedetta e Agostino, suo fratello, insieme ad altri giovani artigiani amano definirsi “Artigianauti” un po’ artigiani e un po’ argonauti ma sicuramente naviganti di sogni.
Paula Cademartori
Nata e cresciuta in Brasile, nel 2005 Paula Cademartori si trasferisce in Italia, Paese da cui ha origine la sua famiglia paterna. La passione per il design degli accessori è il movente principale di questa scelta.
Con una laurea in Industrial design alla spalle, Paula approfondisce la sua formazione conseguendo un diploma magna cum laude nel master in Fashion Accessories dell’Istituto Marangoni di Milano e acquisendo una base di competenze manageriali grazie al corso Young Fashion Manager dell’università Sda Bocconi.
Formazione che si rivelerà fondamentale nell’ottica di creare un marchio di proprietà.
Dopo una collaborazione nell’ufficio stile di Versace per lo studio delle collezioni di pelletteria donna couture e prêt-à-porter, la partecipazione al concorso Vogue Talents nel 2009, con un progetto dedicato alle calzature, e il conseguente inserimento nella lista dei 140 emerging talents di Vogue Italia danno alla designer la giusta visibilità e lo stimolo per fondare il marchio di accessori che porta il suo nome.
Il debutto avviene nel settembre 2010 con la presentazione a Parigi, nell’ambito di Première classe, della collezione di borse Paula Cademartori primavera-estate 2011. Poco dopo, nel luglio 2011, la partecipazione al concorso Who is on Next? di Vogue Italia, consacra la stilista tra i nomi più promettenti della creatività italiana. Un percorso coronato, nel 2015, dal lancio della prima linea di calzature, grande passione della designer e completamento dell’offerta di una gamma di prodotti che oggi comprende anche una collezione di clutch - Les Minaudières - la linea di borse Radical, caratterizzata da linee pulite e volumi versatili, e una selezione di Small Leather Goods.
La visione estetica della stilista, influenzata dall’amore per l’arte e per il bello, e la sua formazione legata al mondo dell’industrial design sono gli ingredienti chiave di questo successo, coniugati alla scelta di realizzare la produzione interamente in Italia, in laboratori artigiani situati nell’area di Milano.
Per Paula Cademartori, il vero lusso è nel dettaglio. Ogni accessorio viene concepito dalla stilista come oggetto di design da collezionare e fare proprio. Atemporale e iconico. Ma, al contempo, funzionale e versatile. Il delicato equilibrio tra utilità e decoro è racchiuso simbolicamente in una fibbia metallica, sigillo prezioso di ciascuna borsa e raffinato marchio di fabbrica. Progettato personalmente dalla stilista, forte di un background nel mondo della gioielleria e dell’industrial design, questo decoro, idealmente ispirato al simbolo della P greca, si traduce in un dettaglio applicato direttamente sulla suola delle calzature.
Sofisticate geometrie, combinazioni di texture e color block sono i tratti distintivi di uno stile diventato subito identificabile grazie a modelli iconici di borse, battezzati con i nomi di donne che hanno un significato speciale per la designer e di shoes identificate con appellativi simbolici che suggeriscono l’ispirazione portante della silhouette.
Accessori presenti nei migliori punti vendita di alta gamma, in Italia e nel mondo.
Carlo Capasa
Figura di rilievo nell’ambito della moda internazionale, Carlo Capasa è il Presidente della Camera Nazionale della Moda, l’associazione che riunisce le case di moda italiane con l’obiettivo di promuovere nel mondo questo settore d’eccellenza dell’industria nazionale. Nominato per la prima volta consigliere della Camera Nazionale della Moda nel 2010 ed eletto Presidente nel 2015, Capasa, scelto con l’obiettivo di orchestrare il rilancio dell’Associazione, ha improntato una visione strategica focalizzata in particolare su tre pilastri: sostenibilità, digitalizzazione, nuovi brand. Carlo Capasa ha sviluppato una carriera ricca di successi coprendo vari ruoli chiave in numerose aziende del settore. Nato a Lecce, Puglia, dopo gli studi si trasferisce a Milano dove lavora per FTM gestendo la distribuzione di vari brand tra cui Basile, Callaghan, Complice, Walter Albini e Issey Miyake. All’inizio degli anni Ottanta, Capasa viene nominato Direttore Creativo di Zamasport Spa. In seguito con la stessa società costituisce una Joint Venture, ricoprendo dal 1984 al 1988 il ruolo di Amministratore Delegato e lancia il marchio Romeo Gigli. Sempre in Joint Venture con Zamasport, nel 1993, crea un’azienda destinata alla distribuzione delle collezioni donna del marchio Gucci, ai tempi sotto la direzione creativa di Tom Ford. La struttura è stata poi integrata nel Gucci Group nel 2001. Fino a marzo 2016 Carlo Capasa ha ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato di Costume National, la Maison che ha fondato con il fratello Ennio Capasa nel 1986.
Claudia D’Arpizio
Claudia D’Arpizio è Partner e Director di Bain & Company Italy. Leader della Practice Retail di Bain & Company e Responsabile del Verticale Moda-Lusso a livello globale. Per oltre 20 anni, ha fornito servizi di consulenza a imprese del lusso nazionali e internazionali. Ha assistito aziende con progetti di strategia corporate e di business unit, branding e marketing, adiacenze di prodotto e servizi, strategie di distribuzione omni-channel, programmi di retail excellence, sviluppo nuovo prodotto e innovazione, acquisizioni and dismissioni, miglioramento operativo, cambiamenti organizzativi. Claudia è inoltre l’autrice principale del Bain’s Yearly Luxury Study, a partire dal 1999 in collaborazione con Altagamma. Lo studio, basato sull’analisi di un numero estensivo di brand del lusso mondiali, è aggiornato periodicamente ed è diventato una delle fonti più citate e considerate sul mercato dell’industria del lusso. Claudia è riconosciuta come esperta di lusso a livello internazionale e nel 2009 è stata premiata dalla rivista Consulting Magazine come uno dei “Top 25 Consulenti” più influenti al mondo. Claudia parla e scrive di frequente di strategia per i beni personali di lusso, ed è regolarmente citata da testate nazionali e internazionali, quali: Il sole 24 ore, LaRepubblica, Il Corriere della Sera, The Wall Street Journal, US, Europe and Asia editions, Financial Times, New York Times, The Economist, Newsweek, Reuters, Bloomberg, Associated Press, WWD, Fortune, Washington Post, International Herald Tribune, National Post Business Magazine, Boston Globe, The Time e Dow Jones Newswire.
Silvia Venturini Fendi
Silvia Venturini Fendi rappresenta la terza generazione della famiglia fondatrice della storica maison. Al termine degli studi condotti prima in Italia e poi a Londra, inizia la sua formazione professionale con un training a Los Angeles dove si occupa della realizzazione di sfilate ed eventi. Nel 1987 è nominata insieme alle sue sorelle direttore creativo della linea Fendissime.
Nel 1992 affianca Karl Lagerfeld nella direzione creativa di Fendi e nel 1994 diviene responsabile per gli accessori. Nel 1994 crea la linea Selleria, che riprende la tradizione dei maestri sellai Romani ed è costituita da pezzi unici in cuoio Romano caratterizzati dalle impunture fatte a mano.
Nel 1997 Silvia Venturini Fendi crea la Baguette, che in pochi mesi diventa un vero oggetto cult della moda e un successo internazionale, vincendo nel 2000 il The Fashion Group International award per gli accessori. Spy, B Fendi, Peekaboo e Silvana sono altre creazioni per le quali è stata riconosciuta come uno dei talenti più creativi dei nostri tempi. Più recentemente, le è stata affidata anche la direzione creativa delle linee Uomo e Bambino.
Dal 2010 detiene inoltre l’incarico di Presidente di AltaRoma, uno strumento istituzionale volto a promuovere la moda nella città di Roma.
Livia Firth
Livia Firth è la fondatrice e direttrice creativa di Eco Age Ltd. Livia, in qualità di Oxfam Global Ambassador, ha viaggiato per l’Etiopia, il Kenya, il Bangladesh e lo Zambia incontrando tutti coloro che lavorano al principio del processo di produzione. Inoltre è anche una dei membri fondatori del “The Circle” di Annie Lennox, un gruppo di sostegno a difesa delle donne. Livia è una Leader of Change delle Nazioni Unite ed ha inoltre ricevuto il premio UN Fashion 4 Development Award. Infine nel 2014 sono stati conferiti a Livia i prestigiosi premi Rainforest Alliance Award per Outstanding Achievement in Sustainability e Honorary Award del National German Sustainability Foundation. Livia vive a Londra con suo marito Colin, due bambini, un gatto e quattro pesci.
Paolo Fiorentino
Paolo Fiorentino è nato a Napoli il 23 gennaio 1956. Laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università Federico II di Napoli, è Chief Operating Officer del Gruppo UniCredit da ottobre 2010. Nel 1981 ha iniziato la sua attività al Credito Italiano (oggi UniCredit) ove ha maturato esperienze in tutti i settori della banca. Nominato capo del personale in Campania nel 1991 è stato successivamente destinato in Sicilia, ove ha assunto il ruolo di responsabile Organizzazione e Risorse della Direzione Territoriale Sicilia. Nel 1996 è stato nominato responsabile dell’Organizzazione del Credito Italiano. Nel 1999 diviene responsabile dell’Unità d’Integrazione delle Banche Federate. Nel Novembre dello stesso anno viene nominato Condirettore Centrale del Gruppo e assume il ruolo di Direttore Generale presso Bank Pekao S.A. Nel maggio 2002 viene nominato Direttore Centrale.Nominato nell’agosto del 2003 Vice Direttore Generale di Unicredito Italiano e responsabile della Divisione Nuova Europa, diviene qualche mese dopo Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bulbank A.D. e di Zagrebacka Banka D.D. Nel Novembre dello stesso anno viene nominato Vice Presidente del Supervisory Board di Bank Pekao S.A. Un anno più tardi, in Luglio, diviene responsabile della Divisione Global Banking Services. La nomina a Deputy Chief Executive Officer del Gruppo arriva il 17 luglio del 2007 e, meno di un mese dopo, il 3 agosto, viene nominato Amministratore Delegato di Capitalia (fino al 30 settembre) e il 26 settembre Amministratore Delegato di Banca di Roma (fino al 6 maggio 2009). Nell’ottobre del 2010 viene nominato Chief Operating Officer del Gruppo Unicredit.
Simone Marchetti
Dopo aver studiato Estetica all’Università di Lettere e Filosofia di Milano, arriva al giornalismo collaborando come fashion editor con Donna Moderna e Casa Amica mentre diventa responsabile di una rivista indipendente, Victim. Nel 2006 entra nel Gruppo Espresso per il lancio del mensile Velvet. Nel 2009 lascia Velvet per entrare nel team di Seidimoda.com, il neonato canale di moda di Repubblica.it. È la prima piattaforma online al mondo a pubblicare in diretta foto e recensioni dalle sfilate di moda di Milano e Parigi. Nel 2011 partecipa al lancio di D.Repubblica.it e inizia a scrivere per il quotidiano la Repubblica e a tenere la rubrica fissa “Backstage” su Affari&Finanza. Dal 2012, insieme a Repubblica.it inizia la partnership con Google+ e Huffington Post Usa per le iniziative interattive degli stilisti in diretta web con l'interazione degli utenti. Oggi è fashion editor a D.Repubblica.it, inviato alle sfilate di Milano e Parigi per Repubblica.it e ideatore del nuovo format editoriale di documentari multi-piattaforma e interviste agli stilisti italiani in tandem con il settimanale D la Repubblica delle Donne.
Gabriele Piccini
Nel 1978 inizia la sua carriera professionale nel Credito Italiano (oggi UniCredit), dove ha avuto significative esperienze nella Rete Italia. Ha poi ricoperto cariche rilevanti nella Rete Commerciale della Banca presso le filiali di Rovigo, Milano, Corsico e Milano Cordusio.
Nel gennaio 1998 è stato nominato Responsabile Commerciale della Direzione Territoriale “Lazio, Umbria e Abruzzi” presso la sede di Roma, e nel gennaio 1999 ha assunto la responsabilità dell'Area Retail della Divisione Credito Italiano a Milano.Nel 2000 ha ricoperto il ruolo di Responsabile Retail della Direzione Territoriale Lombardia. Viene nominato, a gennaio 2001, Vice Direttore Generale della Banca CRT. Nel gennaio 2003 diventa Vice Direttore Generale e Responsabile della Divisione Commerciale di UniCredit Banca. Nel maggio 2005 viene promosso Direttore Generale di UniCredit Banca. Dal 2008 ha ricoperto la carica di Responsabile della Divisone Retail Italy Network e viene nominato membro del Management Committee di UniCredit con il titolo di Senior Executive Vice President. A maggio dello stesso anno diventa Amministratore Delegato di UniCredit Banca. Dal 1 novembre 2010 ricopre la carica di Country Chairman Italy e da gennaio 2013 è a capo della nuova Banca Commerciale Italia.
Renzo Rosso
Nato in provincia di Padova nel 1955, Renzo Rosso realizza il suo primo paio di jeans a quindici anni con la macchina da cucire della madre. Quando li indossa, tutti i suoi amici ne vogliono un paio: nasce così un pioniere dell’abbigliamento. Nel 1975, dopo essersi diplomato all’istituto tecnico tessile, entra a far parte del Genius Group, dove nascono una serie di marchi di successo quali Katherine Hamnett, Replay, e Diesel. Nel 1985 Renzo Rosso acquisisce il controllo totale di Diesel, facendolo diventare un brand di culto in tutto il mondo grazie al suo prodotto alternativo e a una comunicazione innovativa e provocatoria, che colleziona negli anni un’incredibile serie di riconoscimenti internazionali. Oggi è il presidente del gruppo OTB, a cui fanno capo i marchi Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, e le aziende Staff International (leader del pret-à-porter ‘made in Italy’ che produce e distribuisce in licenza marchi come Dsquared2, Just Cavalli, Vivienne Westwood Red Label e Man, e Marc Jacobs Men), e Brave Kid (azienda specializzata nella produzione e distribuzione di abbigliamento per bambini su licenza con marchi come Diesel, Dsquared2, John Galliano e Marni). Nel 2015 il fatturato di OTB ha raggiunto quota 1,6 miliardi di euro. In virtù del suo impegno con la Only The Brave Foundation (www.otbfoundation.org), la cui missione è combattere le disuguaglianze sociali e contribuire allo sviluppo sostenibile di persone e regioni meno fortunate nel mondo, con un focus specifico sul continente africano, Renzo Rosso è stato nominato Millennium Development Goals Global Leader. Unico italiano in questo ruolo, si impegna a sensibilizzare imprenditori, amministratori e l’opinione pubblica su questi temi. Fondata nel 2008, ad oggi la fondazione ha investito 11 milioni di euro in oltre 170 progetti sociali che hanno toccato la vita di più di 180.000 persone. Nel 2012 tramite il gruppo OTB, Renzo Rosso ha annunciato il finanziamento del restauro del ponte di Rialto a Venezia.
Stefano Rosso
Stefano Rosso nasce il primo giugno del 1979 a Marostica (Vicenza). Dopo le superiori a Bassano del Grappa, completa un Bachelor of Arts in International Trade and Marketing al Fashion Institute of Technology di New York. Comincia la sua carriera professionale fuori dall’azienda familiare, collaborando tra gli altri con ZooYork, brand del gruppo americano Ecko Unlimited. Stefano torna in Italia nel 2005 per la sua prima esperienza in Diesel, lavorando in diversi settori dell’azienda (dalla produzione al marketing) e diventando infine brand manager di tutte le linee denim. Il suo percorso lo porta in seguito a diventare Strategic Brand Alliances Director e a gestire le collaborazioni speciali del brand Diesel con alcuni dei marchi più noti al mondo: da un’edizione limitata di sneakers con Adidas, alla partnership con Ducati. Nel luglio 2011 Stefano lascia Diesel per una nuova sfida: diventa Director of Corporate Development per OTB, la holding cui fanno capo Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf, Staff International (l’azienda specializzata in prêt-à-porter che produce e distribuisce in licenza Dsquared², Just Cavalli, Marc Jacobs Mens e Vivienne Westwood Red Label e Man), e Brave Kid (specializzata in abbigliamento per bambini, che produce e distribuisce in licenza Diesel Kid, Marni, John Galliano Kids e Dsquared² Junior). Nel febbraio 2013, Stefano viene nominato co-CEO di OTB con le responsabilità specifiche di disegnare la corporate governance del gruppo, e di coordinare la funzione People&Organization creando il team manageriale del futuro. Ricopre un ruolo importante nello sviluppo strategico del gruppo, occupandosi anche delle nuove acquisizioni. Appassionato di calcio, Stefano è presidente del Bassano Virtus, la squadra professionale della sua città. Pratica snowboard, surf, motociclismo, e ama l’arte contemporanea, la street art, nonchè tutto l’universo della tecnologia digitale.
Stefano Sassi
Stefano Sassi è Amministratore Delegato di Valentino S.p.A.
Nato a Varese nel 1960, Stefano Sassi è arrivato in Valentino nel dicembre 2006, quasi in concomitanza con l’uscita di Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, avvenuta nel settembre 2007, dopo i festeggiamenti per il 45° anniversario della Maison a Roma.
Stefano Sassi è subito diventato una figura centrale per la definizione del futuro della gloriosa casa di moda, dirigendo abilmente l’azienda nella fase di turbolenza e supervisionando la transizione alla nuova proprietà e direzione creativa. L’impressionante lavoro svolto negli ultimi anni e la nuova visione per il marchio hanno portato all’acquisizione della Maison da parte di Mayhoola for Investments nel luglio 2012. L’accordo è stato firmato tra Mayhoola for Investments, veicolo di investimento sostenuto da un gruppo privato di investitori del Qatar, e Red & Black Lux Sarl, società indirettamente controllata dal Fondo Permira nell’ambito di una partnership con la famiglia Marzotto.
“Permira ci ha permesso di realizzare un piano industriale a medio termine che siamo riusciti ad attuare malgrado le difficili condizioni economiche. Mayhoola for Investments garantisce la continuità in una prospettiva stilistica e gestionale. Un investitore che ha un’ambiziosa visione a lungo termine per il br and”, commenta Stefano Sassi.
La gestione di Stefano Sassi è coincisa con una nuova era per Valentino, fatta di crescita e redditività, sostenuta in parte da una base clienti più giovane. Il manager ha anche messo a punto una strategia basata su una rete di distribuzione coerente e un nuovo design per le boutique, comprese quelle della linea REDValentino. Nell’ottobre 2008, dopo il breve periodo di Alessandra Facchinetti alla guida creativa, Stefano Sassi si è fidato del suo istinto e ha promosso al ruolo di Direttori Creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, gli stilisti già responsabili della linea accessori. “Li ho vivamente caldeggiati in sede di consiglio per diversi motivi, tra cui la profonda conoscenza del marchio, la sensibilità, la visione stilistica e la lungimiranza nel capire le variabili e il potenziale del brand”, racconta Stefano Sassi. Insieme hanno creato un’identità stilistica coerente e di grande successo che spazia dal prêt-à-porter agli accessori e ai profumi, ed è acclamata in tutto il mondo. Nel 2010 viene siglato l’accordo di licenza Valentino Parfums con Puig, mentre nel giugno 2011, l’accordo globale di licenza per gli occhiali con Marchon.
L’esperienza di Stefano Sassi è multisettoriale e variegata, in quanto comprende moda, tessile e finanza. Tra il 1990 e il 1996, ha lavorato in Bain&Company, dove ha supervisionato progetti strategici e industriali, su scala nazionale e internazionale, per numerose grandi aziende di alto livello come FIAT, GFT e Ferrari.
Ha esordito nel mondo del tessile e della moda nel 1996 entrando in Cerruti 1881, dove ha lavorato in qualità di Direttore Generale e Consigliere di Amministrazione fino al 2001, quando è passato a Marzotto S.p.A con il ruolo di Direttore Generale della divisione tessile e poi, nel 2006, di Amministratore Delegato.
Franca Sozzani
Franca Sozzani è direttore responsabile di Vogue Italia dal 1988. Dal 1994 è direttore editoriale di Condé Nast Italia e dal 2006 è direttore de L'Uomo Vogue. Ha dato inizio a Vogue.it nel febbraio 2010. Fin dagli anni '90 i suoi interessi si sono sviluppati in molte direzioni, dedicandosi al design, all’arte e supportando progetti umanitari, eventi ed iniziative di beneficienza. CONVIVIO è cominciato nel 1991. E’ il più importante evento in Italia per la raccolta fondi in supporto alla lotta contro l’Aids, e coinvolge i designers in una Mostra-Mercato aperta al pubblico. Nel 2001 è la creatrice e la co-fondatrice, con Jonathan Newhouse e Giampaolo Grandi, della Fondazione no-profit CHILD PRIORITY che supporta organizzazioni internazionali. Fra queste: ORPHANAGE AFRICA organizzazione non governativa e no-profit destinata a supportare e rendere autosufficienti e indipendenti orfanotrofi in Ghana, attraverso programmi educativi e di sviluppo tecnologico e agricolo, e progetti relativi a salute e nutrizione; JORDAN RIVER FOUNDATION fondazione no-profit promossa da Rania Al Abdullah, Regina di Giordania, in supporto ai bambini di Giordania in difficoltà. Ha scritto i libri. Le sue pubblicazioni includono: “A noir” (Assouline, 1988); due volumi celebrativi per il 30° anniversario di Vogue Italia (1994) e L'Uomo Vogue (1998); due monografie, “Valentino” e “Kartell”; il volume “Artists at work” (2003) e “I capricci della moda” (2010), una raccolta dei post del blog di Franca Sozzani pubblicati su Vogue.it. Ha collaborato con artisti quali Vanessa Beecroft e Maurizio Cattelan, ed è stata curatore di innumerevoli mostre, come “Visitors” per la Biennale Moda e Arte di Firenze nel 1994; la prima retrospettiva delle opere di Francesco Scavullo (Milano 2004); e mostre per famosi celebrity photographers: Mario Testino, Bruce Weber, Peter Lindbergh. Negli ultimi anni ha avuto diversi riconoscimenti per le attività svolte. Il 27 dicembre 2009 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica; Nel 2011 è stata nominata Goodwill Ambassador per Fashion 4Development, un'organizzazione parte di “Every Woman Every Child”, un movimento globale voluto da Ban Ki-moon per migliorare la salute delle donne e dei bambini; Il 14 marzo 2012 Nicolas Sarkozy, Presidente della Repubblica Francese, le ha conferito “La Légion d’Honneur”; Il 21 settembre 2013 a Milano le è stato conferito “Award of Courage” – AMFAR; Il 27 marzo 2013 è stata nominata Presidente dello IEO – Fondazione Istituto Europeo di Oncologia; Il 14 Maggio del 2014 è stata nominata WFP Global Ambassador against Hunger.
Edoardo Zegna
E’ entrato nel Gruppo Ermenegildo Zegna - “family business” e leader mondiale nell’abbigliamento e nel retail di lusso maschile – nell’ agosto 2014 con il ruolo di Head of Omnichannel. Precedentemente, dal 2011 al 2014, ha ricoperto il ruolo di Head of Product per www.Everlane.com, online start up nel settore dell’abbigliamento con sede a San Francisco, USA.Edoardo Zegna si è laureato in economia nel 2008 presso la Georgetown University di Washington DC, USA.